Maria Bakunin: una scienziata russa a Napoli. Maria Bakunin fu una donna brillante, valente e generosa scienziata. Terzogenita di Michail Bakunin e di Antonia Kviatovoska, figlia di un deportato politico polacco, Maria nasce nel 1873 a Krasnojarsk, città della Siberia centrale. Dopo la morte del padre, nel 1876, la famiglia si stabilisce a Napoli. Maria, che familiari e amici chiamano Marussia, trascorre la giovinezza nel quartiere di Capodimonte, in un contesto benestante e ricco di stimoli culturali. Da sempre appassionata di scienza, diventa preparatrice presso l’Istituto di Chimica di Napoli e nel 1895, giovanissima, si laurea in Chimica presso l’Università di Napoli con una tesi sulla stereochimica. In particolare, introdusse un metodo per realizzare la ciclizzazione utilizzando l’anidride fosforica; studiò i pigmenti e le melanine tanto che il suo impegno scientifico può dirsi coincidente con la nascita e l’affermarsi della chimica moderna. Oltre che ricercatrice, Maria Bakunin è anche docente appassionata. Infatti, nel 1909 diventa docente di Chimica applicata alla Scuola superiore politecnica di Napoli, dal 1912 professoressa ordinaria di Chimica tecnologica e dal 1940 al 1947 ha ricoperto la cattedra di Chimica applicata presso l’università di Napoli. Il suo interesse si concentra soprattutto sugli scisti bituminosi, particolari rocce sedimentarie molto diffuse in alcune zone dell’Italia meridionale. Bakunin utilizza le sue competenze per estrarre da tali rocce l’ittiolo, un catrame minerale di origine organica che, sottoposto a lavorazione, è utilizzato come unguento per il trattamento di malattie dermatologiche come la psoriasi. Donna dalla forte personalità e dal carattere deciso, estremamente famosa nell’ambiente partenopeo, Maria Bakunin è una figura di spicco non soltanto per la figura di scienziata e docente ma anche per il ruolo di direzione di varie istituzioni scientifiche. Nel 1919 diventa vicepresidente della Sezione di Napoli dell’Associazione di Chimica generale e applicata, nel 1932 viene eletta presidente dell’accademia di scienze fisiche e matematiche della società nazionale di scienze. È la prima donna socia dell’accademia nazionale dei Lincei nella classe delle scienze fisiche nel 1947. Un’intensa esistenza, quella di Marussia, una donna dal talento visionario e competente nel campo della scienza, capace di dominare e sperimentare con maestria. Napoli fu sicuramente il luogo perfetto in cui realizzare i suoi ideali rivoluzionari. Maria Bakunin si spegne nella sua abitazione, all’interno dell’Istituto Chimico dell’Università, in via Mezzocannone 10, il 17 aprile 1960 (la porta d’accesso all’appartamento non c’è più, ma è rimasta in ricordo su di una finestra la targhetta con il numero civico.
Maria Bakunin: a Russian scientist in Naples. Maria Bakunin was a brilliant, talented and generous woman scientist. Third child of Mikhail Bakunin and Antonia Kviatovoska, daughter of a Polish political deportee, Maria was born in 1873 in Krasnoyarsk, a city in central Siberia. After his father's death in 1876, the family settled in Naples. Maria, who family and friends call Marussia, spent her youth in the Capodimonte neighborhood, in a wealthy context full of cultural stimuli. Always passionate about science, she became a trainer at the Institute of Chemistry in Naples and in 1895, at a very young age, she graduated in Chemistry at the University of Naples with a thesis on stereochemistry. In particular, he introduced a method to achieve cyclization using phosphoric anhydride; he studied pigments and melanins so that his scientific commitment can be said to coincide with the birth and establishment of modern chemistry. In addition to being a researcher, Maria Bakunin is also a passionate teacher. In fact, in 1909 she became a professor of Applied Chemistry at the Polytechnic High School of Naples, from 1912 full professor of Technological Chemistry and from 1940 to 1947 she held the chair of Applied Chemistry at the University of Naples. Her interest focuses above all on oil shales, particular sedimentary rocks that are widespread in some areas of southern Italy. Bakunin uses his skills to extract ichthyol from such rocks, a mineral tar of organic origin which, when processed, is used as an ointment for the treatment of dermatological diseases such as psoriasis. A woman with a strong personality and a decisive character, extremely famous in the Neapolitan environment, Maria Bakunin is a prominent figure not only for the figure of scientist and teacher but also for the role of director of various scientific institutions. In 1919 he became vice-president of the Naples Section of the Association of General and Applied Chemistry, in 1932, she was elected president of the academy of physical and mathematical sciences of the national science society. She is the first female member of the Accademia Nazionale dei Lincei in the physical sciences class in 1947. An intense existence, that of Marussia, a woman of visionary talent and competent in the field of science, capable of masterfully dominating and experimenting. Naples was certainly the perfect place to realize her revolutionary ideals. Maria Bakunin passed away in her home, inside the Chemical Institute of the University, in via Mezzocannone 10, on 17 April 1960 (the access door to the apartment is no longer there, but the plaque with the house number.