Rosa Russo Jervolino

Politica e impegno civile: la vita di Rosa Russo Jervolino, nata a Napoli nel 1936, è caratterizzata da un forte impegno per la società. Figlia di Maria De Unterrichter e Angelo Raffaele Jervolino, entrambi deputati costituenti, Rosa vive fin dall’infanzia in un ambiente dedito alla politica e all’impegno civile. La madre, insegnante e pedagogista, è stata tra le prime deputate ad essere eletta e a divenire Sottosegretaria di Stato, mentre il padre è stato tra i fondatori del partito della Democrazia cristiana. Rosa si laurea in giurisprudenza, diviene avvocata e si iscrive alla Democrazia cristiana a soli diciotto anni, lavorando come vicepresidente della Federazione Femminile dal 1968 al ‘78. È eletta in Senato per quattro legislature (1979, 1983, 1987, 1992) per la DC, partito per il quale diviene Presidente dal 1992 al ’94 prima del discioglimento a seguito dell’inchiesta giudiziaria di “Mani pulite”. È eletta alla Camera dei deputati per due legislature (1994, 1996) per il Partito popolare italiano e per l’Ulivo. L’impegno in Senato si traduce nelle numerose attività svolte come Ministra per gli Affari sociali dal 1987 al 1992 nei governi Goria, De Mita e Andreotti, come Ministra della Pubblica istruzione nei governi Amato e Ciampi fino al 1994 e come Ministra dell’Interno (1998-1999) prima donna italiana a ricoprire l’incarico durante il governo D’Alema. Terminati gli impegni istituzionali nella capitale, non abbandona la politica e il suo impegno divenendo sindaca di Napoli ininterrottamente dal 2001 al 2011, per due mandati in una coalizione di centrosinistra e succedendo al periodo di rinnovamento avviato da Antonio Bassolino. Nel decennio da sindaca Rosa Russo Jervolino, insediatasi a Palazzo San Giacomo sede del Comune di Napoli, fa approvare il Nuovo Piano Regolatore Generale, incentiva i lavori per la realizzazione della Linea 1 della metropolitana, attua la riforma del decentramento e prende posizione a favore della gestione pubblica di alcuni servizi, in particolare dell’acqua. Altre tematiche sulle quali si è concentrata sono state l’urbanistica e la riorganizzazione del territorio promuovendo il Programma per il Centro Storico patrimonio UNESCO attraverso 120 interventi con uno stanziamento iniziale di 240 milioni di euro, i lavori di riqualificazione di Bagnoli, l’ampliamento di aree pedonali e zone a traffico limitato e l’integrazione della nuova rete della metropolitana, mediante l’attivazione di nuove linee, all’interno del sistema regionale dei trasporti. Durante il suo mandato Napoli ottiene l’attribuzione di importanti eventi internazionali, come il “Forum Universale delle Culture” e il “Congresso Astronautico Internazionale” nel 2012. A fronte di tali aspetti positivi, Rosa Russo Jervolino riceve anche forti critiche sul suo operato in particolare legato allo scandalo rifiuti del 2008 causato dalla difficoltà nella gestione dello smaltimento a seguito della chiusura di alcune discariche. Nella sua vita privata Rosa Jervolino si sposa nel 1964 con Vincenzo Russo, medico abruzzese, e insieme hanno tre figli Michele, Maria Cristina e Francesca. Rimane vedova prima di aver compiuto cinquant’anni, continuando a utilizzare pubblicamente il cognome del marito anche nella sua vita politica. Nel 2019 è insignita del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Matilde Serao è una delle figure letterarie e giornalistiche più importanti nella storia di Napoli e dell’Italia. Nata a Patrasso nel 1856 e trasferitasi presto a Napoli, divenne una scrittrice e giornalista di grande successo, fondando nel 1892 il quotidiano Il Mattino, che ancora oggi è uno dei principali giornali della città. Attraverso la sua penna, Matilde Serao raccontò con realismo e sensibilità la vita della Napoli di fine Ottocento, descrivendo le sue contraddizioni, le sue bellezze e le sue sfide sociali. Fu pioniera nel dare voce alle classi popolari e nel denunciare le ingiustizie, diventando un punto di riferimento per la stampa italiana. La sua carriera è segnata da un’instancabile passione per la cultura e il progresso, e il suo lavoro ha aperto la strada a molte donne nel mondo del giornalismo e della letteratura. Matilde Serao resta un simbolo di forza, talento e modernità, una donna che ha contribuito a costruire l’identità culturale di Napoli e dell’Italia contemporanea.

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Palazzo San Giacomo

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